mercoledì 28 febbraio 2007

Chi guarda il Festival di Sanremo???


Alla domanda che mi sono posto sul titolo del blog ho risposto di primo acchito dicendo di certo non i giovani!!!

Ora vi voglio elencare gli artisti che partecipano come "big" al Festival: Al Bano, Leda Battisti, Marcella e Gianni Bella, Fabio Concato, Simone Cristicchi, Johnny Dorelli, Francesco con Roby Facchinetti, Amalia Gre', Mango, Piero Mazzocchetti, Paolo Meneguzzi, Milva, Nada, Paolo Rossi, Antonella Ruggiero, Daniele Silvestri, Stadio, Tosca, Velvet, Zero Assoluto.
Si nota subito a prima vista che l'età media degli artisti è elevatissima e che di 20 almeno 15 sono artisti sorpassati nettamente!! Allora io mi chiedo come mai questo Festival di Sanremo con il passare degli anni sta diventando un Festival della canzone italiana di serie B!!!

Io se devo pensare ad artisti di musica italiani penso subito a Vasco Rossi, Zucchero, Ligabue, Elisa, Carmen Consoli, Laura Pausini, Tiziano Ferro , . . . e se un Festival fosse composto da questi cantanti lo guarderei volentieri anche se preferisco la musica straniera.

Voi sicuramente mi direte che quei cantanti non hanno interessi ad andare a Sanremo, giustissimo, ma è proprio li che volevo arivare: il Festival deve essere valorizzato bisogna dare ai cantanti di quel calibro un incentivo per venire come concorrenti al Festival in questo modo ci guadagnerebbe il cantante, la rai perchè gli ascolti si moltiplicherebbero all'ennesima potenza e anche gli spettatori a casa perchè assisterebbero ad un Festival non solo bello dal punto di vista della scenografia, dei presentatori o degli ospiti ma anche dal punto di vista dei cantanti in gara!!!

Una volta i cantanti di maggiore successo italiani partecipavano al Festival di Sanremo e quella settimana per gli italiani era un evento quasi come un mondiale di calcio, pensare che da Sanremo sono nati tanti artisti uno su tutti Vasco Rossi!!!

Per concludere voglio mostrarvi Vasco a Sanremo nel lontano 1982, io non ero neanche nato, con la canzone "Vado al massimo".
Guardatelo ancora era un ragazzino!!!

martedì 27 febbraio 2007

Dal 1 Marzo parte il tour dei Verdena


Dopo aver finito il quarto disco i Verdena sono pronti, a più di due anni di distanza, e dopo aver suonato in giro per l'Europa (a supporto della pubblicazione del terzo disco, Il suicidio dei samurai, in diversi stati europei), a ritornare sui palchi italiani. L'album esce il 16 marzo. Il titolo è Requiem, prodotto e distribuito da Universal Italia. Sarà quindi un'anteprima del nuovo lavoro. Requiem è stato prodotto da Alberto Ferrari (cantante e chitarrista della band) e co-prodotto, per due tracce ("Angie" e "Trovami un modo semplice per uscirne") da Mauro Pagani.

La band, sensibile ai problemi ecologici e di inquinamento sempre più pressanti ha voluto rendersi disponibile a veicolare, attraverso i concerti del tour, le informazioni e l'attività di Greepeace, organizzazione che da 35 anni lotta per un pianeta più pulito.

A Torino il Gruppo Locale di Greenpeace sarà presente con un punto informativo.

Qui di seguito le date del tour, organizzato dall'agenzia Live di Firenze.
G 1 marzo Torino Hiroshima
V 2 marzo Roncade (Tv) New Age
S 3 marzo Verona Tenda Gate 52
V 9 marzo Cortemaggiore (Pc) Fillmore
S 10 marzo Cesena Vidia
G 15 marzo Napoli Duel Beat
V 16 marzo Roma Alpheus
V 23 marzo Firenze Viper
S 24 marzo Ancona Barfly
V 30 marzo Orzinuovi (Bs) Buddha
S 31 marzo Bologna Estragon
V 13 aprile Trezzo (Mi) Live
S 14 aprile Pordenone Deposito
S 21 aprile Genova Logo Loco
M 24 aprile Codevilla (PV) Thunder Road
M 25 aprile Donoratico (LI) Parco Delle Sughere
V 27 aprile Palermo Bier Garten
S 28 aprile Scordia (Ct) Krossover

Ed ora un vecchio video dei Verdena!!! La canzone si intitola "Luna" e fa parte dell'album "Il suicidio dei samurai".

Arctic Monkeys - A view from the afternoon

Oggi vi propongo una bella canzone degli Arctic Monkeys: "A view from the afternoon", anche il video è molto carino.
Gli Arctic Monkeys sono una giovane band ingelse, il genere musicale che più si addice a loro è "indie rock".
La canzone fa parte dell'album "Whatever People Say I Am, That's What I'm Not".
Sito ufficiale degli Arctic Monkeys: www.arcticmonkeys.com
Buona visione ed ascolto!!

domenica 25 febbraio 2007

Tremate, le Zucche sono tornate!


La prima considerazione da annotare, leggendo le notizie apparse di recente sull'imminente reunion degli americani Smashing Pumpkins, riguarda l'ossessione che il leader della band Billy Corgan sembra avere per il numero 7: non a caso le sue Zucche ritornano dopo un silenzio di sette anni con un nuovo disco dal pomposo titolo Zeitgeist, in uscita proprio il sette luglio di quest'anno (07/07/07). A parte questa risibile escursione nella numerologia, va comunque sottolineato come nel corso degli anni sia venuto sempre più assottigliandosi il credito di cui godeva presso il pubblico Billy Corgan, fulcro dei riformati Pumpkins insieme al fedele batterista Jimmy Chamberlin. La sua infelice avventura con gli Zwan, gruppo nel quale militava anche Chamberlin, e l'altrettanto sfortunato debutto solista del 2005 hanno reso inevitabile quello che agli occhi di molti sembra un ritorno sui propri passi. I Pumpkins, formatisi verso la fine degli anni ottanta a Chicago, si sono affermati durante gli anni novanta come una delle band più importanti della cosiddetta scena "grunge", pur non avendo molto in comune con gruppi quali Pearl Jam, Nirvana e Soundgarden. Tuttavia, grazie allo spleen adolescenziale profuso da Corgan nelle sue liriche, vanno ascritti al gruppo almeno due capolavori come Siamese Dream e il monumentale doppio disco Mellon Collie And The Infinite Sadness. Provato da lutti e separazioni di ogni tipo (matrimoniali e professionali, con la defezione della bassista storica D'Arcy Wretzky), nel 2000 Billy Corgan si è imbarcato con le sue Zucche in un tour d'addio terminato proprio al Metro di Chicago, il locale dove tutto era iniziato tredici anni prima. Da giugno in poi gli Smashing Pumpkins torneranno in Europa per una serie di concerti, alla ricerca del consenso e dell' affetto che il vecchio continente, a differenza degli Stati Uniti, non ha mai negato a Corgan & Soci. Un discorso a parte va fatto per il nuovo album Zeitgeist: questa volta lo scetticismo è d'obbligo, visti i recenti fiaschi artistici di Corgan e gli ultimi opachi lavori dei suoi Pumpkins. L'augurio è che Billy sia consapevole della prova che lo attende: riempire le arene di fan nostalgici è certamente alla sua portata, realizzare un disco degno del gruppo che gli ha dato gloria e popolarità non sarà però altrettanto facile.

Ecco una delle canzoni più famose degli Smashing Pumpkins: "Ava adore"

sabato 24 febbraio 2007

U2 - Window in the skies

Oggi vi mostro l'ultimo singolo degli U2 "Window in the skies".
Pur non essendo un fan incallito degli U2 devo deire che la canzone mi piace molto e soprattutto mi piace il video dove ci sono artisti che hanno fatto la storia della musica come Nirvana, Beatles, Elvis, Bob Marley, ... che cantano questa canzone e i componenti del gruppo U2 sono tra la folla ad assistere al concerto.

giovedì 22 febbraio 2007

Slash scrive un'autobiografia, gia' venduti i diritti


L'ex chitarrista dei Guns N'Roses, ora in forze ai Velvet Revolver, sta lavorando a un'autobiografia. Secondo il New York Business magazine - riportato da NME - Slash avrebbe gia' ceduto i diritti alla casa editrice HarperCollins. Il musicista lavorera' con lo scrittore Anthony Bozza, che ha gia' aiutato Tommy Lee (ex Motley Crue) a scrivere il suo libro di memorie, 'Tommyland'. Il libro dovrebbe essere completato in autunno, pronto per finire sugli scaffali a Natale 2007

Ore beccatevi questa performance live dei Guns N'Roses: "Civil War".
Prima della canzone Slash fa l'attacco di "Vooodoo Child" di "Jimi Hendrix"!!!
Mitico Slash!!!

martedì 20 febbraio 2007

Kurt Cobain:la rockstar che non voleva esserlo!

Questo testo che ho trovato su internet è un po' lunghino e immagino che molti di voi, perlomeno chi non ama i Nirvana e Kurt, non avrà voglia di leggerlo; però è un testo veramente bello e fa capire chi era veramente Kurt Cobain. Provate almeno ad iniziare poi se non vi prende smettete pure, nessuno vi obbliga!!

Buona lettura

Nascere in un paesino della remota provincia americana, dove l’attività più diffusa, oltre al taglialegna, è la sbronza serale nei pub. Vedere i genitori divorziare a otto anni di età, lasciandoti in balia di mille parenti che ti ospitano. Andare a vivere sotto i ponti perché anche gli zii hanno deciso di rompere ogni tipo di rapporto. Poi, scoprire di avere un talento artistico impensabile. Kurt Cobain avrebbe 40 anni, ma è morto suicida a 27: obiettivamente, chi riuscirebbe ad immaginarselo imbolsito, magari un po’ calvo, appesantito dagli anni? Omaggio un po’romanzato a un genio.
In bloom
Certo, non è facile scappare da Aberdeen, da Tacoma, da Olympia, triangolo dell’alienazione per gli adolescenti nello stato nord-occidentale di Washington. Ma a Seattle c’era già nato Jimi Hendrix, tanti anni prima, e se un minimo si è appassionati di musica, basta poco a volerlo imitare. In più essere mancini come lui, amare il rock, quello vero, duro, senza fronzoli. Può bastare per scrollarsi di dosso i rancori e saltare, fuori, via dal passato, dai problemi. Salute cagionevole, narcolessia, forse un’ulcera perforante, che ti obbliga ad assumere spesso sostanze stupefacenti – leggasi eroina - per calmare i dolori. Solo che le fitte non si curano con la droga, anzi: piano piano ne diventi dipendente. E non sei più catalogato come malato, ma come tossico.
Something in the way
Ci sono Kris e Chad, vecchi amici, che aiutano a formare il gruppo: “Come lo chiamiamo?”, “Nirvana”, “Perché Nirvana?”, “Perché rappresenta bene l’idea del rock”. Fine delle discussioni: chitarra, voce, basso. Via con i concertini nei locali, spettatori pochi, quasi nessuno; ma almeno qualche casa discografica minuscola ci nota. Agganci? Ma sì, quel Buzz Osborne della Sub Pop. “È gay? Chi se ne importa, anche se accusano pure me di essere omosessuale. God is gay, Dio è gay, lo scrivevamo sui muri da ragazzini”. Dicevamo, gli agganci con le case discografiche: “Perfetto, incidiamo un demo. Sì, ma con quali soldi, visto che l’unico che lavora qui fa l’istruttore di baseball per bambini? Mica Rockfeller”. Già. “Ma ti ricordi di Jason?”. “Sì, come no. Lui ce lo presta di sicuro qualche dollaro. Ottimo. Lo coinvolgiamo, lo mettiamo nei credits come secondo chitarrista, ma nel frattempo suoniamo noi”. Andata: nasce così “Bleach”.
Love buzz
Il demo diventa un album. E che album, grande successo. “La critica ci definisce post punk, addirittura. Parte il tour, ma che vita da cani: trasferimenti su pulmini, pasti saltati, e poi i cronici problemi di salute. Meno male che c’è quella Courtney, carina. Un po’ aggressiva, forse, d’altronde ha lavorato anche come spogliarellista”. Meglio pensare al lavoro, e all’incisione di un secondo album, con il nuovo batterista, Dave, gran virtuoso. “Qualche canzone è già in cantiere, composta fin dai tempi in cui fumavo l’erba di nascosto ai concerti dei Melvins. Ce n’è una, inizia con due accordi semplici semplici. Non saprei che titolo metterle, ma una mia amica una volta da ubriachi mi ha detto che puzzavo come quel deodorante per bambini.. come si chiamava?”. Teen Spirit, spirito adolescenziale. “Appunto: Smells like teen spirit”, ma nel senso del deodorante. Cioè, tipo Smells like Neutro Roberts. Non sarà mica un inno generazionale.
Serve the servants
Hai detto bene? Undici milioni di copie vendute, “Nevermind”? Quel bimbo nudo che cerca di prendere un dollaro in piscina è meglio di Michael Jackson? Grunge? E che diavolo è questa roba? Ah, i Nirvana sarebbero grunge. Solo perché ci vestiamo un po’ trasandati, facciamo musica diversa dalla media, un po’ rozza e “sporca”? Non scherziamo. Sì, ma adesso come le gestiamo tutte le ospitate, le copertine? Non ci stiamo più dentro, rischiamo di impazzire. Bene, impazziremo. “Intanto io mi sposo Courtney. Sì, la amo. Facciamo scandalo, e allora? Non sono problemi nostri”.
Breed
“Ci massacrano tutti. Pubblichiamo un album di inediti così ci togliamo un po’ di pressione”. Intanto nasce la figlia, Frances Bean. “Sì, , perché nell’ecografia sembrava proprio un fagiolo. E Frances, come Frances Farmer, l’attrice dichiarata pazza e rinchiusa in manicomio negli anni 40. La casa discografica, però, ci impone un nuovo disco, di materiale nuovo. Non so se ci riuscirò, sto male. La droga mi devasta, i dolori mi devastano. Purtroppo anche Courtney è tossica come me. Mi sono rotto le scatole di dover rispondere ai giornalisti, alle televisioni: vogliono sapere tutto di me, della mia vita privata. Ma io non ho niente da dire. E se non rispondo mi attaccano. Però nessuno mi aiuta. Sto male e nessuno mi aiuta”.
Heart-shaped box
Fa male, ma bisogna continuare. Sarà un disco pieno di riferimenti corporei. Sangue, utero, parassiti. Il disagio è palpabile. “Penso di essere pazzo, o forse sono solo felice. Usaci solo una volta e distruggi, odia i tuoi nemici, e salva i tuoi amici; cerca il tuo posto nel mondo, dì sempre la verità. La rabbia adolescenziale ha pagato bene, ora sono annoiato e stanco, tanto stanco da non poter dormire. Ho perso il sapore della tristezza”. Star male veramente. Eppure i fan credono che sia solo un modo per aizzarli, testi che inneggiano al dolore solo perché “fa figo”. “Nessuno mi capisce più, ormai siamo solo i caposcuola del punk, del grunge: ma quale caposcuola?”.
Come as you are
Non solo punk, non solo arrabbiati. “Lo dimostreremo. Magari i nostri fan si arrabbieranno, ma è indispensabile per noi apparire anche come artisti, musicisti, e non solo come popstar”. New York, Grande Mela, Unplugged. “Che bella la sala. Le candele, le luci soffuse, noi che suoniamo scalzi. Atmosfera familiare. Canzoni nostre, sì, ma anche di David Bowie, degli amici Meat Puppets, sul palco insieme a noi. E poi l’urlo straziante di Leadbelly: my girl, my girl, where will you go? Tell me where did you sleep last night”. Applausi, è il trionfo definitivo. Ma all’interno, solo tormenti e pianti.
Rape me
“No, ho deciso di ritirarmi dalla musica. Ma prima voglio andare in vacanza con Courtney. A Roma. Bella, la Città Eterna. La sera si festeggia. Lei non c’è. Dov’è? Un bicchiere di champagne, un altro, le medicine. Troppe, le vorrei tutte. Mi risveglio in ospedale. Dicono che ho rischiato la pelle. Ma io volevo proprio questo. Poco male. Mi ricoverano. Ormai sono un caso clinico. Scappo, prendo un fucile, scrivo due lettere. Il tipico Pesci triste, sensibile, insoddisfatto. Scappo dalla vita. Frances, piccola mia, vivi senza il papà. Sarà molto meglio. Soffro vedendo che sei la mia copia spiccicata, ma io sono stufo. Come diceva quel cantante, Neil Young. È meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente. Io non voglio spegnermi. Mi imbottisco di eroina; una dose tripla rispetto a quella letale. Poi il fucile, in bocca. Addio”.

Ora vi lascio con un video dei Nirvana tratto dal MTV Unplugged in New York, la canzone si intitola "Something in the way", fa parte dell'album Nevermind.

Jacques Villeneuve ha inciso il suo primo album di musica rock


Jacques Villeneuve, ex-campione del mondo di Formula 1, ha ufficialmente lanciato ieri a Montreal il suo primo album, "Private Paradise". Escluso dalla scuderia Bmw-Sauber durante la scorsa stagione, il pilota canadese considera nondimeno l'automobilismo il suo vero mestiere. "In questo momento, quando penso alla mia carriera, penso sempre alla corsa in automobile. Vedo la musica come un hobby, quindi deve essere una cosa che deve rimanere divertente" ha dichiarato Villeneuve in un breve incontro con la stampa a Montreal. "Spero che sia un successo, non si fa qualcosa allo scopo di farsi criticare", ha detto. Nell'album c'è una canzone in omaggio al padre, l'indimenticabile Gilles Villeneuve. Intitolata "Father", Jacques l'ha scritta e cantata insieme alla sorella Melanie. Presentato come un disco di "rock acustico", "Private Paradise" contiene quattro canzoni in francese e nove in inglese. Sei canzoni le ha scritte lui, sei le hanno scritte i suoi amici e una è una ripresa.

Ormai suonano e cantano cani e porci!!!

lunedì 19 febbraio 2007

Nirvana - Love Buzz

Oggi vi propongo un live dei Nirvana che risale al 1993, manifestazione Rock in Rio.
La canzone si intitola "Love Buzz", fa parte del primo album dei Nirvana e cioè "Bleach".
A mio parere è anche una delle canzoni più belle di quell'album!
Ascoltatela!!!

domenica 18 febbraio 2007

Live Earth di Al Gore: il 7 luglio enorme concerto planetario

Il cartellone non è ancora completo, ed anzi questa è poco più della base. Ma, da quanto si intuisce, l'evento che sta organizzando Al Gore, ex vicepresidente USA, sarà enorme. Il politico, "verde" da sempre ma passato ad un più marcato ambientalismo negli ultimi anni, sta infatti assemblando una iniziativa a sfondo ecologico denominata Live Earth che si svolgerà, in otto diversi luoghi, il prossimo 7 luglio. Le prime quattro città sono state decise, e si tratta di Johannesburg, Londra, Shangai e Sidney; per le altre quattro è stata individuata la nazione o il continente -USA, Brasile, Antartide e Giappone- ma non ancora la città. Gore ha annunciato l'evento a Los Angeles, in presenza dell'attrice Cameron Diaz e del produttore e rapper Pharrell Williams; quest'ultimi due parteciperanno al Live Earth. Gli artisti confermati, ma la sensazione è che si tratti della punta dell'iceberg, sono: Red Hot Chili Peppers, Black Eyed Peas, Bon Jovi, Kelly Clarkson, Sheryl Crow, Faith Hill, Tim McGraw, Snoop Dogg, Lenny Kravitz, Foo Fighters, Keane, Snow Patrol, Duran Duran, Bloc Party e Paolo Nutini. Gli incassi saranno girati all'ente Alliance For Climate Protection. Via TV, Internet e radio l'audience dell'evento potrebbe raggiungere i 2 miliardi di persone. Il produttore di Live Earth è Kevin Wall, l'uomo che con Bob Geldof ha organizzato il Live 8.

In attesa dell'evento eccovi un video dei Pink Floyd, "Money" tratto da un Live 8.

sabato 17 febbraio 2007

Red Hot Chili Peppers: concerto il 28 giugno allo Stadio Friuli di Udine


Volevo proporre ai miei visitatori un altro concerto!!!
Non so chi di voi sia un fan dei Red Hot Chily Peppers, comunque se qualcuno è interessato a venire al concerto con me lo faccia sapere!!!
Il prezzo del biglietto è di 40,25 euro (naturalmente nel prato).

Qua sotto vi riporto l'articolo preso dal sito Ticketone

In Italia per un unico appuntamento estivo il 28 giugno allo Stadio Friuli di Udine!

Dopo i due sold-out milanesi dello scorso novembre, il quartetto californiano torna in Italia, per un’unica data, nel mese di giugno. L'appuntamento con Anthony Kiedis e compagni è fissato per il 28 giugno allo Stadio Friuli di Udine. Lo show italiano farà parte di una nuova tranche europea dell’acclamatissimo tour mondiale che da mesi sta portando i Red Hot Chili Peppers nelle arene e stadi di tutto il mondo. Uno spettacolo live di alto livello, che combina una scenografia e luci originalissime con un’eccellente scelta di scaletta che alterna brani del repertorio classico con i già grandi successi dell’ultimo lavoro in studio Stadium Arcadium.

Ed ora il video del loro ultimo singolo "Snow (Hey oh)"

venerdì 16 febbraio 2007

Chris Cornell, addio agli Audioslave e annuncio nuovo album

Chris Cornell ha lasciato gli Audioslave, ovvero gli altri tre rocker del gruppo, che provenivano dai Rage Against The Machine. Il cantante, ex Soundgarden, ha parlato di "conflitti inconciliabili" e "differenze musicali" che lo hanno portato a questa decisione. D'altra parte gli altri tre, il chitarrista Tom Morello, il bassista Tim Commerford e il batterista Brad Wilk, hanno da tempo annunciato una riunione dei Rage Against The Machine con il cantante Zack De La Rocha, ma per un solo concerto al festival Coachella. Con gli Audioslave, Cornell ha inciso tre album. Il rocker ha rivelato che discussioni e differenze all'interno del gruppo c'erano sempre state, ma erano passate in secondo piano finora. Era chiaro da tempo però che il cantante voleva emanciparsi dagli Audioslave. Innanzitutto incidendo il tema dell'ultimo film di James Bond, "You Know My Name", una canzone che è un successo internazionale, e poi annunciando il suo secondo album solista. Il disco, intitolato "Carry On", esce in America il 1 maggio, contiene 14 brani ed è stato prodotto da Steve Lillywhite.
Nel nuovo album di Cornell (il precedente da solista era stato "Euphoria Morning" del 1999) c'è anche una cover di "Billie Jean" di Michael Jackson. Il cantante sta mettendo in piedi un gruppo per i concerti e promette un lungo tour. Chris Cornell, storico personaggio del grunge con i Soundgarden, è una delle figure più popolari del rock alternativo americano: nei suoi prossimi concerti ha voglia di far riascoltare tutta la sua storia di musicista. E strizza anche l'occhio agli altri ex Soundgarden, con cui non suona da dieci anni: "Certo, potremmo fare uno show insieme, un tour non avrebbe senso. E fare un altro disco? Penso sia possibile, ma non so cosa ci vorrebbe per convincermi... Mi piace pensare che i fan dei Soundgarden possono ancora ascoltare le cose vecchie senza pensare necessariamente ad un nuovo concerto o a un nuovo disco".

Ora vi lascio con tre video:

il primo dei Soundgarden con la mitica "Black hole sun"



il secondo degli Audioslave con "Show me how to live"



il terzo di Chris Cornell con il nuovo singolo (colonna sonora di Casino Royale) "You know my name"

martedì 13 febbraio 2007

Il P2P non incide sulle vendite di musica

Un nuovo studio controbatte le tesi sventolate da anni dall'industria di settore: analizzando nel dettaglio l'uso delle piattaforme di sharing e le uscite di centinaia di album, i ricercatori sono arrivati a nuovi sorprendenti risultati

Roma - Quello che dicono da anni numerosi appassionati di musica e che sostengono i più incalliti utenti dei sistemi peer-to-peer è ora confortato da un autorevole studio in via di pubblicazione sul prestigioso Journal of Political Economy americano: il P2P non ha alcun effetto sulle vendite di musica o, almeno, nessun effetto che sia misurabile.

Due studiosi, Felix Oberholzer-Gee e Koleman Strumpf, per la prima volta hanno analizzato il comportamento degli utenti peer-to-peer mettendolo in relazione con un campione di 680 album che nel periodo preso in esame, l'ultimo quadrimestre del 2002, sono arrivati sul mercato. Come riferisce Ars Technica, non si sono limitati a studiare l'andamento del mercato e del P2P negli States ma hanno anche analizzato l'influenza che può aver avuto l'utenza P2P più vasta dopo quella americana, quella in Germania.

In sostanza, comparando i log di due server OpenNap utilizzando un tool noto anche all'industria (Nielsen SoundScan), hanno valutato quanto abbiano impattato sulle vendite di quegli album 1,75 milioni di canzoni scambiate in quel periodo. Scoprendo che il P2P non ha colpito le vendite se non per un mero 0,7 per cento, un dato che gli studiosi considerano statisticamente irrilevante.

"Utilizzando i dati dettagliati sugli scambi di file musicali - spiegano gli autori - abbiamo scoperto che il file sharing non ha un effetto statisticamente significativo sulla vendita media degli album del nostro campione. Anche la nostra stima più negativa indica che un aumento nel file sharing riduce le vendite settimanali di un album di sole 368 copie, un effetto troppo ridotto per distinguerlo da uno zero sul piano statistico ".

Ma c'è di più. L'analisi dei due ricercatori indica che la musica più venduta in quel periodo, la più "popolare", è stata anche quella più scambiata sui network del file sharing. In buona sostanza, concludono i due, persino l'aumento delle attività di sharing non ha in alcun modo intaccato le vendite.

Secondo i due studiosi, nel corso del 2002 negli USA sono stati venduti 803 milioni di CD, 80 milioni in meno rispetto all'anno precedente. Ars osserva che secondo i discografici americani di RIAA è proprio il P2P ad aver determinato negli anni il calo delle vendite. Eppure lo studio dimostra che al massimo può aver impattato sulla vendita di 6 milioni di CD. E gli altri 74 milioni?

Infine il rapporto inquadra come ragione del calo delle vendite, almeno in parte, il fatto che nel periodo esaminato sono aumentate le vendite di DVD, che possono aver impedito ai consumatori di spendere anche sui CD le stesse cifre dell'anno precedente.

Mia conclusione personale: scaricare musica da internet aiuta semplicemente a ampliare la cultura musicale di ognuno di noi!!! Io tantissimi cd che ho scaricato, non li avrei mai compratio originali!!!

Il mio rapporto con la musica

Prima di entrare nel vivo di questo blog volevo fare un ulteriore introduzione, che spieghi meglio questa nuova creazione.
La musica mi ha accompagnato fin dai primi anni della mia vita, e mi ha sempre trasmesso grosse emozioni. Da piccolo quando mia madre ascoltava canzoni italiane melodiche come ad esempio Mango io mi mettevo sempre a piangere perchè mi metteva malinconia, non riuscivo a capire come poteva una canzone farmi piangere!!
A 5 - 6 anni avevo già la mia prima radio con le cassette e iniziai in quel periodo ad ascoltare la musica in modo serio. In quel momento della mia vita ascoltavo soprattutto musica italiana come Jovanotti, 883, Zucchero, ... All'età di 10 anni iniziai a prendere lezioni di piano, lezioni che durarono 2 anni circa, mi resi poi conto che non era lo strumento adatto a me, infatti con il passare del tempo iniziai a cambiare genere musicale, dirigendomi sempre più verso il Rock! In tutto il corso della mia vita la musica mi è sempre stata vicina, sia nei momenti di gioia che in quelli di sofferenza. Da circa 1 anno e mezzo frequento delle lezioni di chitarra acustica, e nonostante il poco tempo a disposizione per esercitarmi inizio a strimpellare qualcosina! Il mio maestro di chitarra è un patito del blues e io inizio a sentire la sua influenza, questo significa che i miei gusti musicali sono in continua evoluzione, e questa per me è una cosa positiva!!
Tutto quello che ho scritto finora è per farvi capire che amo la musica e che volevo creare uno spazio su internet dedicato solo a lei!!! Detto questo non posso che aprire le danze con un video, mmmm . . . vediamo un po' . . . il più adatto potrebbe essere questo:

Queen "Show must go on"

lunedì 12 febbraio 2007

Let's Rock!

Ciao a tutti e benvenuti!!!
Questo è il mio nuovo blog e vivrà parallelamente all'altro, solamente che questo si specializzerà in musica, che è una delle mie passioni più grandi.
Come titolo del blog ho voluto mettere una frase che ha scritto Kurt Cobain (mio idolo) nella sua lettera di addio: "è meglio bruciare che spegnersi lentamente". L'indirizzo del blog invece è una specie di abbreviazione di rock and roll "rokerol".
Non voglio aggiungere altro, per ora vi lascio solo con il titolo di questo post: let's rock e con una foto mitica di Kurt Cobain.